domenica 23 marzo 2008

LA DESTRA SI SCHIERA CON ALLEVATORI ED AGRICOLTORI, PER LA DIFESA DELL’AGRICOLTURA E DELLA ZOOTECNICA

Caserta : La Destra si schiera con gli allevatori e gli agricoltori a difesa dell’agricoltura e della zootecnica, questo è quanto si evince da un comunicato stampa inviato dal Portavoce de “La Destra” di Caserta Antonio Mazzella, il quale in merito alla questione afferma “l’emergenza ambientale, ha prodotto una ricaduta disastrosa nel settore agro-zootecnico-alimentare. Allo stato dei fatti” - afferma il portavoce del partito di Storace a Caserta – “si deve agire con urgenza con un piano territoriale che delimiti gli ambiti agricoli tutelandoli da insediamenti non compatibili, evitando così gli usi impropri di terre fertili. L’agricoltura è stata colpita duramente, le scelte criminali di localizzare siti potenzialmente inquinanti non solo hanno danneggiato l’ambiente, le terre, le falde, ma hanno distrutto l’economia di un intero settore, settore che vede tra i prodotti di punta della nostra terra la mozzarella di bufala d.o.p., la quale è trainante per l’economia locale e tuttavia allo stato dei fatti rischia inesorabilmente di morire. La nostra ricetta per uscire da questa stasi è la creazione di coltivazioni NO FOOD nei siti inquinati in modo da bonificare le terre, ma non solo questa è la soluzione, bisogna vietare la nascita di siti inquinanti, discariche e termodistruttori, in zone agricole, ed infine la cosa più importante è tutelare gli allevatori ed i trasformatori, che si trovano a combattere una lotta impari contro la grande industria e contro i grandi trasformatori che a quanto mi è dato sapere acquistano addirittura il latte da paesi stranieri quali la Romania, la Germania e la Francia, paesi che hanno innalzato i minimi consentiti per quanto riguarda la concentrazione di diossina. Grandi trasformatori che risparmiano sui costi in quanto acquistano latte estero concentrato, che non solo ha dei costi di trasporto irrisori ma che non è sottoposto a controlli sanitari quanto quello italiano.” E concludendo Antonio Mazzella chiosa “per dirla in breve bisogna sovvertire l’attuale volontà politica che è quella di distruggere l’identità del nostro territorio, la cultura e le tradizioni della nostra terra, valori per cui “La Destra” si è sempre battuta e sempre si batterà.”

giovedì 20 marzo 2008

Santanchè: Fini parla come vecchio democristiano

“Fini parla ormai come un vecchio democristiano, non ha il coraggio di dire che è già pronto l’inciucio con i comunisti e allora annuncia ‘convergenze sui temi con i comunisti’”. Così il candidato premier de La Destra, Daniela Santanchè, replica a Gianfranco Fini. “Questa definizione di Fini - aggiunge - spiega bene perchè il voto a La Destra è l’unico modo per costringere Berlusconi e Fini a non fare accordi con i comunisti come già hanno fatto usando anche Giuseppe Ciarrapico, il grande amico di Goffredo Bettini”.

mercoledì 19 marzo 2008

NON DITE ERESIE

“L’On Landolfi ed il consigliere regionale Polverino non dicano eresie per giustificare la scelta verticistica di ingresso nel Pdl e di adesione al progetto del partito popolare europeo. L’unica incontrovertibile verità è che Alleanza Nazionale oggi non rappresenta più la destra. Se come dicono non è certo un simbolo ma il modo di essere e pensare e di caratterizzarsi nella linea politica che dimostra tale rappresentanza di valori, risulta ancora più difficile una giustificazione. Mi chiedo, infatti, quali valori di destra rappresenta An, partito il cui capogruppo al Senato, Matteoli, ha votato a favore dell’indulto, in cui il presidente Fini ha proposto il Corano nelle scuole ed il voto agli immigrati. Per non parlare poi di An in Campania, partito che non è mai riuscito a fare un’opposizione credibile contro Bassolino e che addirittura ha avuto un candidato, l’On Bocchino, che, dopo la sconfitta , si è rimangiato le promesse fatte agli elettori campani ed anziché fare il leader dell’opposizione si è dimesso per rioccupare lo scranno in Parlamento. E’ questa la destra che rappresentano? Se An, quindi, ha scelto di stare insieme a Dini e Mastella e di confluire nel partito popolare europeo, mi chiedo perché i suoi dirigenti si vergognano di dire che sono diventati un’altra cosa. Altro che Terza repubblica, questa è prima repubblica all’insegna del doroteismo democristiano. Ci rendiamo conto che dopo l’ingresso nel Pdl è iniziata la fuga da An di tantissimi militanti in crisi d’identità, ma la verità non si può mica nascondere?” Così Antonio Mazzella, portavoce provinciale di Caserta de La Destra, in una nota, attacca duramente i vertici campani e casertani di An.